
Nella regione dello Champagne, il Ratafia (il nome deriva dalla bevanda che sigilla la ratifica di un trattato) trova la sua origine intorno al XII secolo come metodo di conservazione dei succhi di frutta e uva, la cui fermentazione viene interrotta aggiungendo alcol.Successivamente, i viticoltori hanno preso l’abitudine di conservare una parte del mosto (succo d’uva fresco della regione dello Champagne) alla vendemmia, a cui hanno aggiunto alcol, per il loro consumo personale.
Oggi questa tradizione familiare continua, il Ratafia diventa un fiore all’occhiello del patrimonio gastronomico regionale e un importante attore economico in un settore vitivinicolo dominato dal potere dello champagne.Il ratafia si presenta come un aperitivo dolce e soave (è lo zucchero naturale dell’uva), con aromi di albicocca secca, pera in camicia e uva.
Assemblaggio
Mosto di succo d’uva + alcolici di Champagne
80% Pinot Noir
25% Pinot Meunier
Periodo sui lieviti
3 anni
Suggerimenti per la degustazione
Si beve fresco, circa 8 gradi, senza ghiaccio. Ma può anche accompagnare perfettamente melone, foie gras, formaggi erborinati, dessert, insaporire un’insalata di frutta o persino essere usato in cucina, specialmente per smerigliare una salsa.